“Ancora 13 milioni per l’agricoltura campana, risorse dedicate all’innovazione delle piccole imprese agroalimentari della nostra regione. Manteniamo gli impegni rispettando i tempi dettati dal calendario delle misure PSR varato per la programmazione del periodo transitorio 14/22. Una misura dedicata all’impegno e all’intraprendenza delle giovani generazioni impegnate nel settore agricolo, nella direzione tracciata dal presidente De Luca. Lavoriamo uniti per costruire il futuro dell’agricoltura campana, dando fiducia a chi sceglie di investire sull’innovazione, sulla sostenibilità e sul ricambio generazionale”.
L’intervento di Nicola Caputo, assessore all’Agricoltura della Regione Campania, sulla partenza della seconda tornata dei bandi, con la pubblicazione della preinformativa della tipologia di investimento 4.2.2, rivolta al settore industriale agroalimentare.
“Questo bando – continua l’assessore Caputo – ha una dotazione finanziaria di 13 milioni di euro per le imprese neocostituite con fatturati di modesta entità. Una misura che mira a stimolare processi di digitalizzazione aziendale, mediante l’utilizzo delle più moderne tecnologie e lo sviluppo di canali commerciali come l’e-commerce, nonché tecnologie utili a favorire la tracciabilità dei prodotti agricoli trasformati”.
Il bando sarà aperto dopo la pubblicazione della graduatoria definitiva del primo bando e resterà aperto per 45 giorni.
La spesa massima ammissibile complessiva è di 250mila euro, con contributo a fondo perduto del 60%.
“Si tratta di una misura che riguarda i processi di lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli e ha una incidenza positiva sulle filiere strategiche della nostra regione. L’obiettivo principale – conclude Nicola Caputo – è quello di favorire la nascita di nuove realtà, soprattutto nelle aree interne, con l’intento di accorciare le distanze tra imprese, fornitori e clienti, garantendo la resilienza delle piccole realtà imprenditoriali e consentendo il mantenimento in vita di tessuti economico-sociali dei singoli territori, anche dei più marginali”.